Digitalizzazione, economia circolare, sostenibilità. Sono necessità e obiettivi che valgono per tutti i settori produttivi, nessun escluso, e serviranno a ottimizzare i processi, preservare le risorse, migliorare il lavoro di tutti.
Non fa eccezione il comparto delle costruzioni, forse uno dei più ‘tradizionalisti’, legato a tecnologie ormai obsolete.
Le spinte per la modernizzazione però arrivano anche dalla filiera dell’edilizia, per eliminare uno specifico collo di bottiglia, quello che si crea nel rapporto tra produttori di materiali per le costruzioni e rivendite edili.
Inoltre, la fluttuazione dei prezzi dei materiali ed i conseguenti aumenti di listino che si sono riversati a pioggia sulla distribuzione edile hanno creato quella spinta forse decisiva nel cercare di risolvere il problema della lingua tra distribuzione e produzione, come mai in nessuna epoca storica prima di questa.
Federcomated, la Federazione Nazionale Commercianti cementi, laterizi e materiali da costruzione edili, Sercomated, società che fornisce servizi ai distributori di materiali edili, e alcuni importanti stakeholder della produzione e della distribuzione edile ritengono ormai improrogabile la transizione digitale del loro settore.
“Abbiamo bisogno di uno strumento che consenta agli operatori di dialogare con quella rapidità e quella precisione di cui il settore, e specialmente le realtà più grandi e strutturate, non potrà fare a meno per evitare di perdere ulteriori preziosi punti di marginalità” – afferma Luca Berardo, presidente Sercomated.
La sinergia tra Edilportale, Archiseller e Sercomated ha permesso di mettere a punto DPrice, un progetto di filiera che consiste in uno standard comune per la digitalizzazione dei listini-prezzi dei materiali da costruzione e una piattaforma attraverso cui i produttori possano condividerli in tempo reale con i rivenditori.